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Chiesa di Santa Caterina

Edificata nel 1589, la chiesa fu annessa al Convento dei Padri Conventuali Barbanti, detti così per la caratteristica barba, sostituiti oggi dai Frati Minori.


Edificata nel 1589, la chiesa fu annessa al Convento dei Padri Conventuali Barbanti, detti così per la caratteristica barba, sostituiti oggi dai Frati Minori. Fin dal 1695 fu oggetto di vari restauri e di abbellimenti pittorici fra cui spiccano la Pala dell’Altare Maggiore, raffigurante l’Apoteosi di Santa Caterina, opera di Luca Giordano, famoso pittore italiano nato a Napoli nel 1634, conosciuto per la sua abilità nel riprodurre i grandi maestri del Cinquecento, tra cui Raffaello, Tiziano e Paolo Veronese, ma guardando anche al naturalismo di Caravaggio e Jusepe de Ribera e agli apripista del barocco come Pieter Paul Rubens, Giovanni Lanfranco e Pietro da Cortona.

Altra opera di spicco presente all’intero nella Chiesa di Santa Caterina è un’opera del noto pittore ed architetto italiano Francesco Solimena, considerato uno degli artisti che meglio incarnarono la cultura tardo-barocca in Italia.
Nel 2010 la Chiesa di Santa Caterina ha ospitato, durante le festività in onore di Santa Caterina da Siena, le Reliquie di San Pio da Pietrelcina, in occasione del centenario dall’ordinazione sacerdotale del Frate di San Giovanni Rotondo avvenuta il 10 agosto 1910 nel Duomo di Benevento.